L'orrore si rinnova e abbraccia il fascismo
I Quaderni di R'lyeh si rinnova!
Da tempo avevo in programma di mettere mano profonda al motore del gioco, ma non riuscivo a dare una forma precisa alle mie intenzioni, perso in un blocco creativo.
Già da tempo mi era chiaro che nella formulazione originale il gioco non sfruttava appieno una delle potenzialità intrinseche (l'ambientazione italiana durante il ventennio fascista) e trattava in modo troppo semplicistico e non più adatto ai nostri tempi il tema della follia.
Nel mentre è anche uscito, e stato premiato, un certo Lovecraftesque, che ha cambiato a mio parere i confini e le possibilità su come si può fruire il genere.
Il playtest di GDRunplugged di qualche settimana fa e il lungo e fertile periodo creativo che sto attraversando da un po' mi hanno dato la possibilità di sbloccarmi.
Quello che trovate è un vero e proprio testo di playtest 2.0, profondamente rinnovato, pur mantenendo intatto l'impianto originale. In particolare mi sono concentrato su:
- Una specificazione di alcuni concetti risultati ambigui nelle partite di playtest
- Più regole che permettono di giocare meglio con la mappa della città e con la progressione della storia
- Una revisione delle relazioni tra personaggi protagonisti
- Una revisione e chiarificazione degli elementi degli Spunti narrativi
- Una revisione profonda delle meccaniche di gioco in modo da far emergere una contrapposizione tra l'orrore fantastico lovecraftiano e l'orrore reale fascista. In questo senso l'inserimento di alcuni agganci secondari per favorire dubbi morali
- Un cambiamento radicale e profondo delle meccaniche della follia, andando verso un tema più legato al trauma e alle strategie di copying del trauma
- Una strutturazione più chiara e definita dell'arco narrativo della storia, soprattutto a fine indagine e che tiene conto di quanto di buono fatto emergere da lovecraftesque.
Per dare un senso di distanza, ma per permettervi anche di fare considerazioni più profonde, ho lasciato a disposizione il vecchio testo del 2015.
Non mi resta che augurarvi buon gioco!
Files
Get I Quaderni di R'lyeh
I Quaderni di R'lyeh
Un gioco di ruolo lovecraftiano negli anni del fascismo italiano
Status | In development |
Category | Physical game |
Author | FantAsia Games |
Genre | Role Playing |
Tags | antifascist, cthulhu, gioco-di-ruolo, gioco-di-ruolo-da-tavola, Horror, italia, Lovecraftian Horror, storynow, Tabletop role-playing game |
Comments
Log in with itch.io to leave a comment.
Mi fa piacere che tu sia tornato anche su questo. Alla fine era davvero un bel po’ che non ti vedevo lavorare su di esso ed è probabilmente uno dei tuoi giochi che mi ha sempre ispirato di più come color, insieme a RavenDeath.
Fuori di metafora, per molti anni sono stato in blocco, il sistema mi piaceva e dava vita a storie come le volevo (a parte necessari aggiustamenti di raffinazione) ma mi rendevo conto che era un prodotto "anonimo" che non dava nulla di particolare per cui sceglierlo rispetto ad altro (se non che non dovevi preparare alcun mistero, esso sarebbe emerso).
Inoltre avevo un carattere speciale, il mondo fascista, ma il motore non lo sfruttava. E io stavo lì nel mezzo, tra la coscienza di doverci mettere mano e l'insicurezza di romperlo senza trovare una soluzione all'altezza.
C'era poi l'ipotesi di virare su un qualcosa che lo facesse assomigliare più a un boardgame legacy, alla TIME stories, per capirci. Ma per quanto affascinante come idea non mi è mai saltata in mente alcuna soluzione sensata.
In questo empasse la notizia della nascita (prima), ascesa e anche adorazione di lovecraftesque mi fece abbondantemente demotivare sul continuare a lavorarci. Sentivo di non avere le capacità per creare un gioco all'altezza dei miei riferimenti (Lovecraftesque, Chtulhu Dark, Il Richiamo di Cthulhu, Sulle Tracce di Cthulhu).
Qualcosa più di recente invece mi ha sbloccato, ho trovato motivazione, ho ritrovato una linea direzionale da seguire per lo sviluppo e fare il resto è stato facile.
E si può dire qual è stato lo spunto recente che ti ha sbloccato?
In parte è una questione di periodo, da marzo dello scorso anno sono riuscito a prendere un ritmo costante, che a partire da settembre è stato anche rinforzato da una fertilità creativa molto ampia.
Nello specifico però ha contribuito aver preso le distanze da Lovecraftesque (non sentirmi più schiacciato dalla sua ombra) e aver avuto un'epifania su come inserire in maniera funzionale le tematiche del fascismo nel motore consolidato.
Nel mentre ero in corsa è stato poi utile anche leggere un altro gioco che mi ha dato l'idea per sistemare l'annosa questione della pazzia. O quantomeno una traccia da seguire.
Ok, ora mi è tutto un po’ più chiaro. Sono contento che tu non ti sia fatto schiacciare dall’ombra di Lovecraftesque perché, nonostante sia un gioco che ho amato e che amo, ritengo che abbia anche lui dei difetti e che sia giustamente superabile. Come ogni altro gioco, d’altronde.
P.S. Speravo che fosse stato il preziosissimo capitolo su come trattare la follia di Lovecraftesque ad averti illuminato. 😏
No, decisamente i due capitoli aggiuntivi al manuale di Lovecraftesque sono cose che preferirei non aver mai dovuto leggere, ma ci si può passare sopra.
Devo anche dire che l'ultima e fondamentale spinta a farmi riprendere davvero a scrivere è stata la presa di coscienza che non mi serve e non ho bisogno di cercare a tutti i costi di scrivere un gioco di ruolo che sia anche un ottimo gioco in scatola, per finire come tutti (ma proprio tutti) gli altri che ci hanno provato e hanno finito per creare prodotti di scarsa qualità, che non riescono a essere né giochi di ruolo né giochi in scatola decenti.