Appunti di Game Design I

Buongiorno a voi

molti di voi saranno sorpresi di scoprire che un autore come me ha voluto scrivere un gioco Old School (per chi non mi conoscesse, questo perché in realtà sono un game designer particolarmente attivo sul fronte più forgita, o se volete quello un po' più eccentrico e futurista). E magari qualcuno starà cercando qualche fregatura.
Ecco, vorrei rassicurare sul fatto che non c'è alcuna fregatura, questo è un mio genuino e serio tentativo di scrivere un gioco che segua in modo onesto e sincero i principi di base che stanno alla cultura OSR. Certamente è una mia interpretazione, ma cercando onestamente di rispettare lo spirito e le regole che lo permeano.
I motivi sono essenzialmente due, uno è dovuto alla mia curiosità, che mi ha portato a leggere e analizzare tantissimi OSR in questi ultimi due anni e che ha fatto salire in me la voglia di scriverne uno di pugno mio, celebrando un'ambientazione gotica che fin dal mio esordio come giocatore mi è rimasta attaccata; il secondo motivo è essenzialmente per lo spirito di affezione che nutro per alcuni membri in evidenza della community, e che non cito per non mettere in imbarazzo. La loro dedizioni e il modo di approcciare la diffusione della cultura e dell'hobby OSR mi ha ispirato a scrivere qualcosa di adatto a quella cultura anche se forse è lontana dalla mia. E scrivere qualcosa di lontano poteva solo aiutarmi a crescere in generale come professionista del game design.

Quello che leggerete di seguito e nei prossimi appuntamenti altro non è che una serie di appunti e considerazioni che sviscerano le scelte di stile e meccaniche che ho voluto fare per il gioco e che ne presentano a voi lettori (e spero giocatori) le caratteristiche e lo stile.

Il gioco nasce come regolamento completo di genere OSR, cercando in più di raccogliere sia come ambientazione sia come meccaniche un gusto gotico, con un riferimento non troppo velato a Ravenloft.

Caratteristiche meccaniche:

1. Nella parte più basilare del regolamento si fonda sui principi di un Roll Under (o forse sarebbe più corretto definirlo Roll Between), con le 6 caratteristiche base e in generale il tentativo ridurre il più possibile le complessità meccaniche ereditate dal sistema B/X. Per filosofia ogni singolo aspetto meccanico assume un connotato randomico, senza dare mai un punteggio certo, ma stimolando molto il dialogo tra master e giocatori (anche con qualche trucco meccanico) e la spinta al problem solving.

2. Il gioco non ha strettamente un OSR di riferimento, ma nasce prendendo in maniera mirata spunti diversi da altri regolamenti di genere OSR, tra i principali Knave, Into the odd, Mausritter, Spade sibilianti, Black Hack, Glog Hack, e forse un po’ anche Lamentation of the flame princess.

3. Per esaltare la parte più gotica, oltre ad elementi di paragame come le classi, introduco 4 aspetti meccanici che traggono direttamente ispirazione dal manuale di Ravenloft per AD&D “Domini del Terrore”. In questo senso quindi introduco una sorta di Tiri Salvezza, chiamati Prove di Paura, Orrore, Terrore e Prova di Tenebra. Sebbene ci sia un riferimento diretto al manuale la meccanica è stata semplificata e rivista (dopotutto è un OSR e non AD&D): Paura, Orrore e Follia riprendono le idee del Dado Risorsa mentre la Prova di Tenebra riprende l’idea del Tiro Conoscenza (e Follia) di Cthulhu Dark.

4. Le meccaniche hanno anche un’influenza da mondi esterni all’OSR (un po’ come il Black Hack). Ci sono i dadi vantaggio da D&D 5, ci sono delle abilità extra che traggono riferimento da idee in On Mighty Thews (anche la definizione dei dadi delle prove di Paura, Orrore e Follia vengono da OMT). Soprattutto nella definizione delle difficoltà dei Test e nel funzionamento dei Tiri Salvezza ci sono idee prese da Blades in the Dark, questo riferimento sarà molto chiaro e palese fin dalla prima occhiata. Ci tengo a ribadire che come per Black Hack, malgrado queste influenze, lo scopo è stato quello di offrire comunque un’esperienza di gioco genuinamente OSR, anzi semmai proprio cercare di esaltarla.

Ci vediamo al prossimo appuntamento in cui parlerò degli elementi di paragame